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L’ULTIMO TITOLO DI RAZGATLIOGLU: "Ho sempre avuto un sogno; diventare campione del mondo nel WorldSBK, ora sono un tre volte iridato"

Friday, 14 November 2025 13:27 GMT

La carriera del turco nel WorldSBK si è conclusa con un altro titolo mondiale; lo attende il passaggio in MotoGP

Nuova sfida all’orizzonte nel 2026 per il tre volte iridato nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team), atteso dal passaggio in MotoGP dopo aver conquistato il suo terzo titolo nel WorldSBK.

“Non un bel weekend, ho pensato subito che sarebbe stata dura vincere il Campionato”

In preseason il turco si è infortunato al dito indice della mano destra a causa di una caduta con la moto da enduro, perdendo del tempo prezioso in termini di adattamento alla BMW M1000 RR 2026 di nuova omologazione. Lo si è visto nel primo Round della stagione nel quale ha conquistato un secondo posto prima di collezionare uno zero in Tissot Superpole Race e un ritiro in Gara 2 a causa di problemi di grip al posteriore. A Portimao Razgatlioglu è tornato davanti a tutti.

Queste le sue parole sulle prime fasi della stagione: “In inverno mi piace sempre girare con la moto da enduro ma sono caduto e mi sono rotto il dito. Mi sono operato e ho saltato dei test, inoltre sono cambiate le regole e non abbiamo potuto fare tanti test con il nuovo telaio sulla nostra moto. Siamo dovuti andare direttamente a Phillip Island dove la moto aveva meno grip, girava male e avevo la sensazione fosse una moto completamente diversa. Non è stato un buon weekend e ho pensato subito che vincere il Campionato sarebbe stato molto difficile, mi sono persino detto ‘quest’anno non vinceremo il Campionato’. Dopo essere tornati in Europa, soprattutto dopo Assen ero completamente distrutto. In Tissot Superpole Race in condizioni di bagnato è stata perfetta ma in condizioni di asciutto la moto non funzionava nuovamente e distruggeva le gomme. Ho smesso di pensare alle nuove regole e alla nuova moto; mi sono concentrato semplicemente sul mio lavoro e ho iniziato a vedere che più mi concentravo sul mio lavoro, tanto più salivo sul podio e vincevo. Dopo la firma in MotoGP mi sono rilassato. Sono tornato a godermi le gare, specialmente a Misano dove ho fatto tripletta. Quello per me è stato un Round molto importante, lì di solito Ducati va fortissimo ed erano presenti tutti i dirigenti. Dovevo battere Ducati, lì. Il piano ha funzionato. Abbiamo vinto a Misano e poi tante altre gare”.

RISPETTO TRA RIVALI: “Tante belle gare insieme quest’anno, specialmente a Portimao ed Aragon, molto speciale, abbiamo lottato con lui”

Il grande rivale del turco nella lotta per il titolo anche quest’anno è stato Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) che ha iniziato la stagione con una tripletta in Australia e che ha negato al turco la tripletta a Most. Inoltre con due successi ad Aragon ha messo fine alla striscia di 13 vittorie consecutive di Razgatlioglu. I due hanno regalato spettacolo Round dopo Round, come accaduto a Portimao con finale in volata oltre al magico duello che li ha visti protagonisti ad Aragon.

Razgatlioglu ha detto: “Bulega è stato molto forte in ogni weekend di gara. L’anno scorso non abbiamo lottato tanto con lui; quest’anno abbiamo lottato con lui ogni weekend. Lui e Ducati stanno migliorando tanto. Lo rispetto dato che l’anno scorso, alla sua prima annata, ha fatto un ottimo lavoro. Quest’anno ha iniziato forte la stagione anche se ad Assen per lui è stato un weekend difficile ma dopo Assen è sempre stato lì davanti. Ottime gare tra noi quest’anno, specialmente a Portimao e Aragon. Dove abbiamo lottato insieme è stato molto speciale“.

UNA GARA PER DECIDERE IL TITOLO: “In una gara di 20 giri può accadere di tutto, un problema tecnico, una caduta e tutto sarebbe andato in fumo per me, e questo mi ha stressato un po’”

Razgatlioglu è arivato al Round che ha chiuso la stagione in programma al Circuito de Jerez – Angel Nieto con 39 punti di vantaggio su Bulega, una delle piste preferite dall’emiliano che in Tissot Superpole ha superato di mezzo secondo il rivale. Sarebbe servita un’impresa a Bulega per strappare il titolo al turco. Bulega ha vinto Gara 1 portandosi a -34 dal rivale ma la grande rivalità è esplosa domenica in Superpole Race quando Bulega e Toprak si sono toccati al primo giro in curva 5 e Toprak è caduto. Bulega ha vinto mentre il turco ha dovuto riazzerare tutto in vista della decisiva Gara 2. Tanto nervosismo mentre il suo team ufficiale BMW ha dovuto lavorare intensamente per mettere a posto la moto. Al via di Gara 2 i due erano separati da 22 punti: tutto poteva ancora accadere. Dopo alcuni giri sottotono, Razgatlioglu ha recuperato posizioni chiudendo terzo e conquistando il suo terzo titolo mondiale.

Razgatlioglu ha commentato: “Il weekend di Jerez venerdì non è partito bene. Nel test le sensazioni con la moto erano state perfette ma nel weekend di gara le sensazioni sono state completamente diverse. Non so perché. Sabato abbiamo migliorato la moto; il passo è stato buono e almeno sono arrivato secondo. Domenica sono arrivato un po’ più rilassato. Al via della Tissot Superpole Race Bulega mi ha toccato in curva 5 e sono caduto. Dopo la caduta ero davvero arrabbiato. Ho lottato con lui tante volte ma non c’eravamo mai toccati. Stavolta sono rimasto davvero sorpreso. Poi ho provato a rilassarmi dato che Gara 2 era molto importante per me. Dovevo chiudere in top ten per conquistare il titolo mondiale. In una gara di 20 giri tutto può accadere: un problema tecnico, una caduta e tutto sarebbe andato in fumo per me e questo mi ha stressato un po’. Dopo la partenza ho guidato molto più calmo. Dopo altri giri ho capito che il podio era possibile“.

TERZO TITOLO: “Per tutto il weekend ho sognato questo momento. Fare quel burnout lì davanti a tutti, con la visuale perfetta… me la sono davvero goduta”

Arrivato alla bandiera a scacchi, Razgatlioglu e il suo team si sono tolti un grosso peso dalle spalle considerando che l’obiettivo della stagione era conservare Il titolo mondiale. A questo obiettivo si è aggiunto anche il clamore successivo all’annuncio del suo passaggio in MotoGP. In corsia box a Jerez ha chiuso il cerchio con un gran burnout davanti al suo team e alla sua famiglia. Il turco ha fatto qualcosa di sensazionale: al paddock lui mancherà, e questo paddock mancherà a lui. Il suo nome è al fianco di altre leggende del WorldSBK come Troy Bayliss, Carl Fogarty e Jonathan Rea, gli unici ad aver vinto almeno tre titoli.

Toprak ha parlato delle emozioni provate dopo la conquista del Campionato del Mondo: “A fine gara io e il team ci siamo rilassati. È stata una stagione bellissima. Questo Campionato non l’ho vinto da solo, non dico mai ‘sono campione del mondo’, dico sempre ‘siamo campioni del mondo’. Il mio festeggiamento più bello è stato quello in pitlane. Per tutta la stagione ho sognato questo momento. Quel burnout davanti a tutti me lo sono davvero goduto. Ho sempre avuto un sogno: diventare campione del mondo Superbike. Ora che sono un tre volte campione del mondo è incredibile, bellissimo. Sono felice di aver conquistato il titolo ma sono un po’ triste di passare al paddock MotoGP. Mi sembra come di essere nato nel paddock WorldSBK. Conosco tutti. Nel paddock parlo con tutti. Per me è un’ottima sensazione e mi mancherà davvero. Grazie molte a tutti coloro del WorldSBK”.

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